I Top Manager della porta accanto

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Ovvero, le caratteristiche che accomunano molte persone normali rendendole capaci di compiere imprese straordinarie.

Nella mia attività di knowledge manager ho avuto modo di incontrare – grazie all’opera dei miei colleghi Upgrader – moltissimi imprenditori e, tra questi, un buon numero di veri e propri “campioni nascosti“.
Dato che questi manager/imprenditori straordinari – pur essendo ognuno diverso dall’altro – si mostravano (e comportavano) quasi sempre da persone normalissime, mi sono più volte soffermato a riflettere su quali caratteristiche potessero accomunarli e se, queste caratteristiche comuni, potessero avere avuto una qualche influenza sul loro successo professionale.
Le caratteristiche dei top manager della porta accanto:

1. Sono industriosi, operosi, o per meglio dire, “dei gran lavoratori”.

So di dare un dispiacere ai sostenitori del partito “lavorare poco e guadagnare tanto”, ma in 25 anni di professione non ho mai conosciuto un singolo imprenditore di successo che fosse pigro o indolente.
So anche che non è molto popolare da affermare, ma molti di loro non avevano nemmeno il famoso bilanciamento tra vita privata e vita professionale, essendo il rapporto squilibrato a favore di quella professionale.
Da notare che la definizione di grande lavoratore non contempla la caratteristica di cominciare cento cose senza terminarne alcuna o di gironzolare per l’azienda interrompendo chiunque nel tentativo di ribadire la propria indispensabilità.

Nessuno di questi manager eccellenti ama girare a vuoto o pavoneggiarsi delle proprie abilità.

Nella definizione di gran lavoratore sono invece comprese caratteristiche quali la determinazione inarrestabile, la predisposizione alla concretezza, il vigore e la diligenza nello svolgere le proprie incombenze.

2. Sanno sviluppare relazioni di medio e lungo termine, ovvero non si relazionano con gli stakeholder solo quando ne hanno bisogno e non si dimenticano delle persone quando non se ne stanno servendo.

Che il business si basi anche sulle relazioni è risaputo.
Tuttora, nell’era del software dell’innovazione e della tecnologia, gli affari sono imperniati sul principio di scambio e di reciprocità, proprio come da 25 secoli a questa parte.
Tutti hanno bisogno degli altri e tutti devono dare qualcosa per avere qualcos’altro in cambio.
I migliori manager sanno dare l’impressione (e non solo) di dare molto e con continuità a tutti i portatori di interessi delle loro aziende.

Parte di questa caratteristica, ovviamente, ha anche a che fare con il non perdere i migliori collaboratori e fornitori per questioni di natura interpersonale o relazionale. Ed anche se molti di questi manager eccellenti non hanno un approccio particolarmente estroverso sono comunque in grado di sviluppare rapporti più profondi della norma.

In particolare, la gran parte di quelli che ho avuto modo di conoscere personalmente, aveva una vasta ma solida rete di alleanze di lungo corso e un ristretto gruppo di persone iper-fidelizzate nelle loro immediate vicinanze.

3. Sono audaci, intrepidi, non hanno paura di sbagliare e si preoccupano poco o niente delle opinioni altrui.

È ovvio che chi conduce un’impresa sa come prendersi un rischio calcolato, ma molto spesso si associa questa caratteristica esclusivamente al campo finanziario, mentre invece, quelli che ho avuto l’occasione di conoscere personalmente, erano molto oculati da questo punto di vista e nel contempo venivano spesso considerati azzardati in altre scelte, quali l’innovazione di processo, lo sviluppo dei prodotti e la loro commercializzazione.

Tutti sanno “innovare” copiando le mosse di un competitor, pochi sanno assumersi il rischio di iniziative che richiedano una gran dose di audacia ed un livello di fiducia pressoché totale nella propria visione.

Probabilmente questa loro dote va di pari passo con la capacità di curarsi poco o niente delle critiche preliminari nei confronti dei loro progetti e ancor meno del parere dei tanti “esperti di” che gravitano intorno alle imprese.

Inoltre, e forse questo è l’aspetto più importante di questa dote, nel bel mezzo delle difficoltà e delle crisi non fanno quello che fa la gran parte della gente, non desistono, non fanno marcia indietro e mostrano invece il massimo coraggio proprio di fronte alle circostanze più ostili e inaspettate.

Dato che mi dicono che è meglio non superare di molto le 600 parole in un singolo post, avendo già oltrepassato le 700, lascio le restanti caratteristiche ad un prossimo articolo che pubblicherò a breve (spero). ;-))